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cura del bambino

I pareri sono discordanti. Alcuni pediatri consigliano e praticano durante le visite di routine manovre di scoprimento forzato del glande (estremità distale del pene). Altri raccomandano di seguire il fisiologico sviluppo del pene senza scoprirne con manovre brusche la punta.

Nel neonato, e avvolte anche fino ai 6 anni, c’è una fimosi. Si parla di fimosi quando il tessuto che ricopre la parte terminale del pene (il prepuzio) non riesce a scoprirla. Questa chiusura è assolutamente fisiologica, cioè normale e voluta dalla natura. Probabilmente perché in questo modo il pene è più protetto dalle infezioni (pensiamo a quando i nostri pargoletti riempiono il pannolino di pupù), oppure perché il suo scorrimento\liberazione è utile qualche anno più in là nell’atto riproduttivo.
Scoprire forzatamente e con movimenti non fisiologici il glande crea sicuramente dolore e può portare lacerazioni, anche sanguinanti, che si risolvono con la formazione di cicatrici che restringono ancora di più l’orifizio uretrale per la formazione di fibrosi nella zona interessata. E’ a questo punto, con il passare degli anni e continuando a compiere queste manovre, che spesso si deve ricorrere alla chirurgia per curare ciò che da naturale si è trasformato in patologico. Infatti ora la fimosi, non più fisiologica, è dovuta ad un anello fibroso a livello del prepuzio che ne impedisce lo scorrimento sul glande e provoca un ristagno di urina che porta facilmente ad infezioni.
Il primo approccio è farmacologico, si applicano per circa due mesi creme cortisoniche e se il problema non si risolve si ricorre all’intervento chirurgico di circoncisione, che consiste nell’asportazione e rimodellamento del prepuzio.