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Cibo sano

La malnutrizione è una condizione molto diffusa tra gli anziani, e non solo per ragioni economiche, come potremmo pensare in un primo momento.

Spesso è un insieme di più problematiche, che con l’aiuto del medico, e di eventuali esami diagnostici, è possibile risolvere.

Prevenire e riconoscere i primi segnali è di fondamentale importanza perché si manifestano quando sono già presenti deficit importanti ed è necessario intervenire in tempo per evitare conseguenze più serie.

La malnutrizione non ha solamente come conseguenza la perdita di peso, ma può peggiorare o provocare lesioni da decubito, aumentare la suscettibilità a contrarre infezioni e predisporre a fratture ossee. Inoltre, può provocare patologie renali e compromettere lo stato neurologico, con un peggioramento del deficit cognitivo e dei disturbi comportamentali.

La mancanza di alcuni nutrienti essenziali porta ad astenia, involuzione della massa magra e aumento della debolezza muscolare, che incide negativamente sulle capacità motorie e sull’equilibrio.

Per evitare che il tuo caro anziano vada incontro a malnutrizione evita questi 5 errori:

1. Lasciare da solo il tuo caro durante i pasti

Molti anziani si sentono soli e perdono il piacere di mangiare, come biasimarli?

Hai mai mangiato da solo per parecchi giorni di seguito a pranzo e a cena? Come ti sei sentito? Consumare i pasti in sua compagnia può fare la differenza, può recuperare facilmente i chili persi. Se non riesci sempre ad essere presente coinvolgi altri familiari, verifica se nel palazzo o tra i vicini c’è un altro anziano solo oppure qualcuno che mangi con lui in cambio di denaro o magari del pranzo stesso.

2. Permettergli di assumere molti lassativi

In caso di stipsi meglio ricorrere a metodi naturali, come il gel di aloe vera da bere quotidianamente, che vanta proprietà depurative naturali, che aiutano l’organismo ad assorbire i nutrienti e ha un’azione benefica sul tratto digerente. Oppure ricordagli di mangiare:

frutta fresca come kiwi, mele, pere, arance;

frutta disidratata come albicocche, prugne e uvetta;

frutta cotta come le mele;

frutta secca come pistacchi, mandorle, noci, nocciole;

tanta verdura;

ovviamente ricordagli di bere molta acqua.

3. Fargli mangiare cibo spazzatura

È fondamentale che il tuo caro introduca solamente cibi sani. Evita gli snack non salutari che riempiono lo stomaco e non apportano nutrienti importanti.

Se nel pomeriggio ha fame, proponigli quello che non ha mangiato a pranzo o direttamente la cena. Non essere legato agli orari dei pasti, questo rappresenta un’abitudine, non una necessità: in realtà tutti dovremmo mangiare quando avvertiamo la sensazione di fame e dare ascolto al nostro organismo.

4. Rimproverarlo se non finisce il cibo nel piatto

Non farlo sentire in colpa se non mangia in modo adeguato e non insistere se non ha fame o non finisce ciò che è rimasto nel piatto. In questo modo aumenteresti solamente il suo senso di inadeguatezza e la sua autostima diminuirebbe.

5. Non farlo valutare dal medico

Porta all’attenzione del medico curante la terapia completa che sta assumendo: è possibile che siano presenti farmaci che riducono l’appetito o che alterano il sapore dei cibi. È fondamentale che il medico escluda patologie che causano la malnutrizione, ma in ogni caso la corretta alimentazione può fare la differenza. Anche quando non ti permetterà di eliminare il problema, sarà sicuramente utile a ridurre la sintomatologia, come ad esempio nella gastrite, nelle malattie infiammatorie del colon e nell’artrite reumatoide. Altre volte invece la corretta alimentazione può essere la cura della malattia, come nel diabete mellito di tipo 2, nella dislipidemia (aumento di colesterolo e trigliceridi nel sangue), nell’ipertensione arteriosa, nell’obesità, nella stitichezza, nei problemi digestivi e nell’osteoporosi.

Se hai trovato interessanti questi consigli ti prego di condividerli con i tuoi contatti e di invito a leggere il mio libro. Dove troverai numerosissimi esempi e consigli per imparare a gestire con più serenità il tuo caro anziano.

Come prenderci cura dei nostri anziani senza sensi di colpa e facendoci aiutare
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