
Come prenderci cura dei nostri anziani. Senza sensi di colpa e facendoci aiutare è una guida rivolta ai familiari di anziani fragili: per assistere il proprio caro con meno fatica, più serenità e meno sensi di colpa.
Quando mi trovo a visitare i pazienti anziani, non vedo solamente la loro sofferenza, ma avverto anche l’angoscia, legata all’incapacità di gestire e di comprendere la situazione, da parte del parente che lo accompagna, che lo accudisce o che tenta di prendersene cura.
Trovarsi volente o nolente a essere il caregiver di una persona anziana è una prova estenuante alla quale la vita ci sottopone.
Il caregiver sta vicino all’anziano, lo assiste a casa, gli cucina, lo accudisce, lo aiuta a lavarsi, lo intrattiene, lo accompagna a fare le visite. Ogni paziente è diverso dall’altro e lo stesso vale per i caregiver. Da una parte ci sono signore che si sono dedicate prima ai nonni invalidi, poi ai genitori, e magari tra la malattia degli uni e degli altri si è inserita anche quella del marito; dall’altra c’è chi per la prima volta si trova a dover accudire qualcuno ed è comprensibilmente del tutto impreparato, in balia di situazioni che fa fatica a gestire e che generano sofferenza da entrambe le parti.
La mia mission è quella di offrirti la chiave per imparare a vivere in sintonia con il tuo caro, con le sue disabilità e le sue fragilità.
Sostenerti passo dopo passo a farti carico nel migliore dei modi della situazione non solamente dal punto di vista pratico e organizzativo, ma anche e soprattutto su quello psicologico: ad esempio, suggerendoti l’approccio da avere se il tuo caro non solo è refrattario a riconoscere la propria fragilità, ma non collabora o diventa ostile a ogni tuo intervento.
Tutto questo senza dimenticare te stesso, con le tue paure e con i tuoi (inevitabili) sensi di colpa. Sono convinta che i pazienti anziani e i loro familiari potrebbero vivere meglio questa fase della loro vita se questi ultimi fossero più informati, preparati e supportati non solo da un punto di vista medico, ma soprattutto psicologico.
A volte la situazione può diventare veramente insostenibile.
Incontro ogni giorno familiari che non sanno da dove cominciare nel prendersi cura di un genitore o di un nonno, o che dopo qualche settimana sono in preda alla stanchezza e alla frustrazione, sconcertati di fronte alle esigenze di chi pensavano di conoscere bene, e che invece ora si comporta in un modo (ai loro occhi) caparbio, irragionevole, praticamente «ingestibile».
Nessun familiare vorrebbe trovarsi in questa situazione né vedere soffrire il proprio caro, ma purtroppo può succedere. Come medico geriatra vorrei incontrare caregiver più preparati dal punto di vista assistenziale, ma anche psicologico, in grado cioè di affrontare con maggiore serenità ed efficacia le situazioni pratiche, ma anche quelle emotive.
Anche per questo ho deciso di scrivere Come prenderci cura dei nostri anziani. Senza sensi di colpa e facendoci aiutare.
Dopo aver esposto nel primo capitolo le caratteristiche dell’anziano fragile, nei successivi tre mi sono soffermata sull’importanza di uno stile di vita sano basato su un’idratazione e un’alimentazione adeguate all’esigenze nutrizionali dell’anziano, che accompagnate da un appropriato esercizio fisico, sono indispensabili per mantenere il tuo caro in buona salute e per allontanare le patologie gravi. Purtroppo si tratta di aspetti solitamente trascurati, perché spesso il caregiver non ha le informazioni necessarie per svolgere il proprio compito e non sapendo come gestire un familiare sofferente, finisce per arrendersi di fronte alle sue resistenze, accumulando ansia, frustrazione e nuovi problemi.
Gran parte di Come prenderci cura dei nostri anziani. Senza sensi di colpa e facendoci aiutare è dedicata alle principali patologie di cui gli anziani fragili sono vittime: dalle vertigini (con il conseguente rischio di cadute) alla sindrome da allettamento; dalla depressione alla demenza fino all’incontinenza urinaria, mentre ho dedicato un capitolo a sé alla polifarmacologia, ossia l’assunzione contemporanea o nell’arco di 24 ore di un numero elevato di farmaci, di cui chiunque ha avuto a che fare con delle persone anziane può immaginare le possibili conseguenze.
In ogni capitolo ho cercato di condensare tutte le informazioni utili, tutti i consigli pratici e psicologici, e offrirti così la chiave per affrontare le diverse situazioni e aggirare le difficoltà quotidiane.
So bene che non esiste la soluzione universale: solo tu puoi conoscere il tuo caro e sapere cosa desidera per sé e conciliarlo con ciò che è meglio per lui e allo stesso tempo è attuabile.
Avere la possibilità nella vita di potersi occupare di qualcuno è un compito gravoso, ma è anche un dono da accogliere che può diventare, nonostante le difficoltà, un momento prezioso di scoperta di noi stessi e di crescita personale, durante il quale spero che questo libro sarà per te un compagno leggero e prezioso.
Spero davvero che Come prenderci cura dei nostri anziani. Senza sensi di colpa e facendoci aiutare possa aiutarti.
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